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Si può perdere la verginità masturbandosi?

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Ho paura di aver rotto il mio imene con un dito, anche se non è uscito sangue

Non è affatto detto che sia accaduto qualcosa all’imene masturbandosi, anche se in profondità. Iniziamo con il dire che l’imene non è una “barriera totale”, un tappo che chiude del tutto la vagina. Ad esempio, ha una fessura che permette l’uscita del flusso mestruale (se fosse diverso da così non avremmo il ciclo).

Questa membrana è molto elastica e, sebbene sia sottilissima, non si lacera facilmente, non certo di colpo come fosse un foglio di carta velina. Invece l’imene si sfalda (con le penetrazioni, con gli anni e con il parto).

È vero che normalmente con i primi rapporti sessuali l’imene, che è posto all’ingresso della vagina, si sfaldella, disgrega e stira, ma non sempre accade.

Il fatto che non ci siano state perdite ematiche durante la masturbazione, fa pensare che questa presunta rottura dell’imene non ci sia affatto stata. L’imene infatti è molto vascolarizzato ed è comune che si perda un po’ di sangue quando avviene una lacerazione (come quando si rompono dei capillari). Per lo stesso motivo è normale provare qualche dolore. A proposito dell’eventuale dolore che si prova la prima volta (o le prime volte) va spiegato che non è l’imene a fare male, ma il fastidio è dato invece dai muscoli contratti, non distesi e rilassati.

In un caso come questo, si può quindi stare tranquille e continuare a vivere serenamente la propria sessualità (e la propria verginità). Inoltre, è importante ricordare che, se si vogliono evitare gravidanze indesiderate e per proteggersi da malattie sessualmente trasmissibili, è fondamentale utilizzare il preservativo.