Quale epatite è sessualmente trasmissibile?

Facciamo chiarezza su quali ceppi di epatite sono da considerarsi tra le malattie a trasmissione sessuale, e quali non lo sono.

Metodi contraccettivi contro malattie sessualmente trasmissibili

Alcuni ceppi dell’epatite rientrano a pieno titolo nel novero delle malattie sessualmente trasmissibili, ma spesso si rischia di fare confusione tra le varie forme di questa malattia. Solo alcuni ceppi possono essere trasmessi da chi ne è affetto, mentre altri hanno cause totalmente diverse. Parliamone insieme per fare chiarezza.

Con il termine di epatite intendiamo qualsiasi processo infiammatorio che interessi il fegato, sia che si tratti di un'infezione, sia che si tratti di eccessi alimentari, farmacologici o abuso di sostanze nocive, tra cui l'alcool. Si parla pertanto di epatite alimentare, se dovuta ad ingestione di alimenti tossici, per esempio funghi velenosi, oppure epatite alimentare da cibi contaminati, come nel caso dell'epatite virale di tipo A.

Si parla di epatite da farmaci nel caso di abuso di medicinali che vengono accumulati nel fegato, e di epatite alcolica nel caso di abuso di alcool.

Ci sono anche epatiti che possono essere trasmesse con i rapporti sessuali, causate da due virus, quello dell'epatite B e quello dell'epatite C.

Questi due virus si trasmettono esclusivamente con il sangue o i rapporti sessuali, ma non con la saliva o con il contatto fisico, per intenderci con la stretta di mano. Le modalità di trasmissione dell’epatite C e B sono pertanto identiche al più famoso e temuto HIV, ma, mentre quest'ultimo è un virus labile, il virus dell'epatite C in particolare è molto resistente e quindi più facilmente trasmissibile, anche se meno conosciuto dalla popolazione.

Il modo migliore per evitare il contagio da epatite B e C è senz'altro la prevenzione, ovvero evitare lo scambio di sangue, per esempio attraverso siringhe infette ed avere rapporti protetti soprattutto con partner occasionali e multipli.

Se si sospetta un rischio, ci si può sottoporre ad un esame del sangue per escludere la presenza degli anticorpi contro il virus, per limitare il contagio di altre persone e poter instaurare una terapia il più precocemente possibile, in modo da risparmiare gli epatociti non ancora colpiti dal virus e avere quindi più possibilità di guarigione.

È disponibile un vaccino per l’epatite B, protettivo praticamente nella totalità dei casi, che viene attualmente somministrato a tutti i nuovi nati. Per quanto riguarda invece l'epatite C non ci sono attualmente vaccini disponibli, per cui l'unica arma che abbiamo oggi a disposizione rimane ancora la prevenzione.

Ammalarsi di epatite non è un rischio da prendere sotto gamba, perché a differenza degli altri organi, le cellule del fegato (chiamate epatociti) una volta danneggiate non sono più in grado di rigenerarsi.

Il fegato è davvero un organo indispensabile per l'organismo umano, senza il quale non potremmo neanche vivere, in quanto rappresenta la centralina di tutto il metabolismo, provvedendo alla trasformazione dei cibi ma anche preservandoci da eccessi di sostanze tossiche, come farmaci, alcol, cibi avariati e veleni, che introduciamo nel nostro corpo tutti i giorni senza neanche accorgercene.

Ma il fegato rappresenta anche il fulcro della nostra emotività, provvedendo alla "digestione" delle nostre rimuginazioni quotidiane: "Tutto prima o poi finisce nel fegato" potremmo comunemente riassumere. Nel gergo comune si dice "avere del fegato" per riferirsi a persone particolarmente intraprendenti, ma il "mal di fegato" può colpire tutti, coraggiosi e non!

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