Ciclo mestruale post quarantena: che succede?

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In questo articolo:

Non ti allarmare se in hai avuto il ciclo irregolare, scopri con noi i fattori da cui potrebbe dipendere.

Cambiamenti di vita e impatto sul ciclo mestruale

Importanti cambiamenti nel nostro modo di vivere, che modificano le abitudini quotidiane e ci spingono verso nuovi ritmi, possono avere un impatto significativo sul nostro corpo. In queste circostanze, non dovresti stupirti o allarmarti troppo in caso di ritardo del ciclo o se il tuo ciclo mestruale diventasse irregolare: può diventare più breve o più lungo, più leggero o più intenso rispetto al solito

 

Stress, sensibilità e ormoni: una connessione reale

Ogni persona reagisce allo stress in modo diverso. Molto dipende dalla sensibilità individuale e dalle risorse interiori che si riescono a mettere in campo per affrontare un grande imprevisto, ma anche dalla condizione personale, tra preoccupazioni per i propri cari, per il lavoro o per il futuro. In tutto questo contesto si inserisce il ciclo mestruale, i cui giorni di flusso sono solo la parte più visibile di un sistema complesso, regolato dall’attività di diversi ormoni femminili e che coinvolge non solo le ovaie ma anche l’ipofisi e l’ipotalamo.

Lo stress può essere la causa principale

Se un ciclo irregolare ti preoccupa, vediamo in dettaglio tutti i fattori da prendere in considerazione per capire meglio cosa stia succedendo al tuo corpo. In assenza di problematiche pregresse, le prime cose a cui pensare sono senza dubbio ansia e stress, che rappresentano le
cause più comuni di irregolarità o ritardo del ciclo. Questo succede perché influiscono in due modi sui meccanismi che regolano le mestruazioni.

Da una parte si innesca una maggior produzione di cortisolo, che è noto proprio come “ormone dello stress” ed è strettamente legato al funzionamento delle ovaie; il cortisolo può alterare il ciclo e causare spotting, ovvero piccole perdite di sangue al posto del flusso abituale, che possono durare anche diversi giorni. In questo caso, potresti pure avvertire dei dolori da ciclo ma senza il ciclo vero e proprio.

 

Come ansia e stress influiscono sull’ovulazione e ritardano il ciclo

Lo stress viene percepito anche dall’ipotalamo, centralina situata nel sistema nervoso centrale, che regola l’attività ovarica stimolando il rilascio delle gonadotropine da parte dell’ipofisi; in condizioni di forte stress, l’ipotalamo silenzia momentaneamente la funzione riproduttiva e, pertanto, la mestruazione può ritardare o scomparire per mesi (amenorrea). Probabilmente lo hai già notato in passato: se ti è capitato un episodio di ritardo del ciclo, l’ansia per il ritardo diventa essa stessa un fattore che “blocca” l’arrivo delle mestruazioni. E quando finalmente sei riuscita a svagarti e rilassarti, le mestruazioni sono arrivate.

 

Ansia, ciclo in ritardo e supporto psicologico

Aggiungere all’ansia per il ciclo in ritardo ulteriore stress può innescare un circolo vizioso. Concentrarti sul tuo benessere e dedicarti qualche attenzione in più non potrà che far bene a te e alla regolarità del tuo ciclo. Se però senti che l’ansia sta diventando difficile da gestire, è importante sapere che esistono professionisti e servizi di supporto psicologico che possono aiutarti.

Cambiamenti stagionali e nuove abitudini: tutto incide sul ciclo

La transizione stagionale, ad esempio verso la primavera, è un periodo che porta naturalmente fluttuazioni ormonali. Per questo non è raro che si verifichino alterazioni del ciclo mestruale. Uno stile di vita che porta a una minore esposizione ai raggi del sole è un elemento da non
sottovalutare, perché la luce solare stimola la produzione di serotonina, l’ormone che regola l’umore. Qualsiasi cambiamento nelle nostre abitudini quotidiane, come un nuovo lavoro in smart working o una diversa routine, può avere un impatto. In questo contesto, è molto importante mantenere un atteggiamento positivo e sane abitudini, a partire da un sonno regolare e di qualità.

Sonno regolare e melatonina: il primo passo per l’equilibrio ormonale

Andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, mantenendo quindi dei ritmi sonno/veglia regolari, aiuta ad avere un buon sonno ristoratore. Questo contribuisce a mantenere in equilibrio la melatonina e il sistema nervoso, ed è un ottimo antistress.

 

Alimentazione sbilanciata e ciclo mestruale

Un altro fattore che può incidere è l'approccio alla dieta. Situazioni di stress o noia possono spingere a cercare conforto nel cibo, oppure al contrario innescare meccanismi di restrizione. 

Qualsiasi cambiamento significativo nella tua alimentazione può influenzare il ciclo:

  • Un consumo eccessivo di cibi ricchi di zuccheri influenza l’utilizzo periferico dell’insulina, interferendo con la funzione ovulatoria dell’ovaio.
  • Una forte restrizione calorica prolungata può indurre nell’organismo uno stato di “allerta” che blocca momentaneamente la funzione riproduttiva e fa saltare le mestruazioni

Se queste condotte a lungo andare si dovessero tradurre in una forte oscillazione di peso, si potrebbe alterare l’attività dell’ipofisi con conseguente ritardo o assenza del ciclo.

Attività fisica e ciclo

Un discorso simile vale anche per l’esercizio fisico. Un cambiamento repentino, come un’interruzione degli allenamenti o, al contrario, l’inizio di un workout molto più intenso, potrebbe avere ripercussioni sulla regolarità delle mestruazioni ma anche sui dolori da ciclo.


Routine stravolte e irregolarità del ciclo

Quando la vita ci pone di fronte a grandi cambiamenti, come un nuovo lavoro, un trasloco o nuove dinamiche familiari, le nostre routine vengono stravolte. Tempi e modalità delle nostre giornate possono cambiare, e questo può avere un forte impatto sul nostro equilibrio, influenzando ancora la regolarità del ciclo mestruale. In queste situazioni, anche il calcolo del prossimo ciclo può
diventare più approssimativo, per cui meglio essere previdenti con la scorta di assorbenti. Sarà sempre più importante cercare di mantenere un atteggiamento mentale positivo e ritrovare le proprie sane abitudini.
Se sei preoccupata perché il tuo ciclo continua ad essere irregolare e con sintomi mestruali particolarmente intensi, non esitare a rivolgerti al tuo ginecologo di fiducia. Contattalo per valutare insieme la situazione e verificare se sia il caso di prendere appuntamento per una visita.

FAQ Ciclo mestruale irregolare

Quanto dura la sindrome post ciclo?

La sindrome post ciclo (postmenstrual syndrome) può colpire alcune donne nei giorni successivi alle mestruazioni, solitamente per 2-5 giorni. I sintomi, legati al rapido calo ormonale, possono includere stanchezza, sbalzi d’umore e mal di testa. Se persistono o sono intensi, è consigliabile parlarne con il ginecologo.

Quali sono i sintomi fisici della premenopausa?

La premenopausa è la fase di transizione verso la menopausa e può iniziare intorno ai 40 anni. I sintomi fisici più comuni, causati dalle fluttuazioni ormonali, includono irregolarità del ciclo, vampate di calore, stanchezza, secchezza vaginale, aumento di peso e disturbi del sonno. Riconoscerne i segnali aiuta a gestirla con maggiore consapevolezza.

L’ansia di essere incinta può far ritardare il ciclo?

Sì, l’ansia e lo stress legati al timore di una gravidanza possono provocare un ritardo. Lo stress attiva il rilascio di cortisolo, che può interferire con l’ovulazione. Paradossalmente, la stessa preoccupazione per il ritardo può creare un circolo vizioso che ne rallenta l’arrivo.

È normale avere un ritardo mestruale in primavera? 

Sì, può succedere. Il cambio di stagione, con le variazioni di luce e temperatura, può influenzare i ritmi biologici e quindi anche il ciclo mestruale. Se il ritardo è occasionale, non c'è da preoccuparsi. 

In che modo lo stress influisce sul ciclo mestruale?

Lo stress può inibire l’ovulazione, provocare ritardi, assenza di mestruazioni (amenorrea) o alterazioni del flusso. Gli ormoni dello stress, come il cortisolo, interferiscono con quelli che regolano la funzione ovarica. Per questo, prendersi cura della propria salute mentale è
fondamentale anche per la salute mestruale.

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