Ciclo mestruale irregolare: pillola sì o no?

Se ogni mese litighi con il tuo corpo perché il ciclo proprio non ne vuole sapere della regolarità, probabilmente avrai pensato alla pillola, ma è sempre la soluzione giusta?

Pillola anticoncezionale

In questo articolo:

Moltissime donne ogni mese si trovano ad avere a che fare con un ciclo mestruale irregolare . Per fortuna oggi esistono delle soluzioni e una delle cure più comuni per l’irregolarità delle mestruazioni è proprio la pillola anticoncezionale.

Ma facciamo prima un po’ di chiarezza per capire che cosa intendiamo quando diciamo ciclo regolare e ciclo irregolare.
Innanzitutto è importantissimo fare una premessa, quando si parla di ciclo mestruale dobbiamo sempre tenere a mente che ogni donna è diversa e che non esiste una normalità che valga per tutte. I famosi 28 giorni, che in genere vengono associati alla durata “standard” del ciclo mestruale, non devono essere considerati come un valore assoluto, infatti, possono essere considerati regolari anche cicli con una durata maggiore o minore di 28 giorni e in generale tutti quelli con una durata compresa tra i 25 e i 35 giorni in cui si riscontri una regolarità mensile, appunto.

Per calcolare la durata del proprio ciclo può essere molto utile tenere un calendario mestruale o un diario mestruale, tenendo presente che la durata del ciclo va dal primo giorno in cui compaiono le mestruazioni al giorno che precede la mestruazione successiva.

Ma se ogni donna è diversa, quando è opportuno parlare di ciclo irregolare?

Quando le mestruazioni si presentano più volte in un mese o, al contrario, non si presentano per uno o più mesi, quando si notano delle alterazioni nella durata e nell’intensità del flusso, si parla di ciclo irregolare.

Le cause del ciclo irregolare sono molteplici: cambi stagionali, cattive abitudini alimentari che portino a variazioni repentine del peso corporeo, stress psico-fisico o vere e proprie alterazioni organiche come la presenza di cisti ovariche, fibromi uterini, di endometriosi, o ancora la sindrome dell’ovaio policistico sono solo alcune delle possibilità che devono essere valutate dal medico e non sempre la soluzione è unica. Perciò la pillola può non essere sempre la risposta giusta.

Ciclo irregolare: pillola sì.

Quando il ciclo irregolare diviene una condizione cronica è opportuno parlarne con il proprio ginecologo, soprattutto perché, come si diceva ora, le cause del ciclo irregolare possono essere le più disparate.

La pillola anticoncezionale può essere una valida soluzione per risolvere i problemi legati ad un ciclo irregolare nel momento in cui la donna abbia già raggiunto una maturità nell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio (quindi almeno a 5 anni dal menarca) e necessiti contemporaneamente di contraccezione. La pillola infatti, come altri sistemi ormonali tipo l'anello vaginale ed il cerotto transdermico, blocca l’attività ovarica, dando origine una volta al mese al cosiddetto sanguinamento da sospensione, una finta mestruazione che compare quando si sospende l’assunzione della pillola.

Il sanguinamento risulta sempre essere di poca entità e senza dolore e questo fatto rappresenta senz'altro un ausilio in caso di un ciclo irregolare che comprende un sanguinamento abbondante o duraturo, legato o meno alla presenza di fibromi, che può portare a sintomi anche gravi da carenza di ferro.

La pillola è senz'altro un'ottima soluzione anche per la donna che soffre di mestruazioni dolorose o di una sindrome premestruale così marcata dal sentirsi limitata nello svolgimento delle attività quotidiane per diversi giorni al mese.

La pillola è infine in grado di "migliorare" l'aspetto fisico nelle donne in cui il ciclo irregolare sia accompagnato da acne ed eccessiva peluria, che quindi si sentono appagate nel vedersi semplicemente più belle.

Ciclo irregolare: pillola no

Il ciclo irregolare può essere normale nelle adolescenti. Nei primi 3/4 anni dalla comparsa della prima mestruazione, infatti, il corpo si deve assestare e trovare il suo equilibrio. In questi casi, perciò, non è necessaria alcuna terapia ormonale, ma solo un po’ di pazienza.

Nel caso il ciclo continui a mantenersi irregolare, è bene che la giovane donna si confronti con la ginecologa per indagare le cause di tale irregolarità.

In caso di ciclo irregolare, l’osservazione della propria variabilità mestruale, infatti, può essere fondamentale per interpretarne le cause attraverso i segnali del corpo.
In presenza di un ciclo irregolare, conviene comunque sempre indagarne la causa prima di dare una terapia.

La pillola, mettendo a riposo le ovaie, può non essere la soluzione adeguata, perché potrebbe "addormentare" ulteriormente un organo che ancora non ha imparato a lavorare correttamente, come nel caso di un ciclo irregolare dovuto ad amenorree cosiddette "centrali", cioè causate da stile di vita non adeguato, o qualora la pillola venga assunta troppo precocemente rispetto al menarca, soprattutto se la donna non necessita di contraccezione, non avendo ancora rapporti.

Il rischio è quello di ritrovarsi esattamente al punto di partenza quando si sospende la pillola, e a dover "riabilitare" un ovaio addormentato nel momento in cui si desidera un figlio.
È quindi fondamentale vedere il ciclo irregolare come un "sintomo d'allarme" che ci manda il nostro corpo, grazie al quale imparare a conoscersi e di conseguenza a valutare, con il proprio ginecologo, quale possa esserne l’origine e la soluzione più adeguata.

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