Ogni donna è diversa e quando si parla del ciclo il concetto di normalità diventa decisamente relativo. Scopri perché!
In questo articolo:
Quando si parla di ciclo regolare, una premessa è d’obbligo, ogni donna è diversa e il concetto di normalità è spesso da considerare in senso relativo.
Ma cosa si intende in linea generale con ciclo regolare?
La durata del ciclo mestruale si calcola dal primo giorno di mestruazioni fino all’inizio di quella successiva. La durata media dell’intero ciclo considerata “normale” varia da donna a donna ed in genere va dai 21 giorni ai 35, anche se la media più conosciuta e presa a emblema della regolarità è quella dei 28 giorni. La durata delle mestruazioni, invece, può oscillare tra i 3 e i 7 giorni.
Come si diceva all’inizio, però, ogni donna è un universo a sé e ciò che può essere normale per una, può non esserlo per un’altra. Per valutare la regolarità del proprio ciclo è fondamentale che la donna lo osservi con attenzione, tenendo un diario mestruale in cui annotare durata del ciclo, delle mestruazioni, ovulazione ed eventuali cambiamenti degni di nota.
In parole povere se si osserva una regolarità, un ciclo di 35-36 giorni può essere considerato normale, così come uno di 21.
Il ciclo regolare esiste, dunque, ma può essere diverso da donna a donna e non per tutte deve valere la regola dei 28 giorni.
Quando si parla di ciclo irregolare?
Nonostante ogni donna possa avere un ciclo di durata superiore o inferiore a 28 giorni, ci sono tuttavia dei segnali, ad esempio cambiamenti nell’intensità del flusso, dolori anomali, sanguinamenti più abbondanti tra un ciclo e l’altro, che possono indicare delle irregolarità. Annotare tutti questi dettagli, può essere utile in sede ginecologica per comprendere le cause di questi cambiamenti e approfondirle tramite indagini più specifiche.
Un secondo esempio di irregolarità è quando le mestruazioni non compaiano per tre mesi (o più) consecutivi e non si sospetti una gravidanza. In questi casi parla di amenorrea.
Le cause possono essere di natura diversa e devono essere valutate insieme alla propria ginecologa, per capire il trattamento adeguato. In alcuni casi potrebbe trattarsi di un periodo di stress molto intenso o di perdita di peso drastica e repentina, in altri casi potrebbe essere un segnale di sindrome dell’ovaio policistico o di disturbi ormonali. Verifiche in queste direzioni devono essere anche fatte nel caso di un ritardo sistematico delle mestruazioni, o oligomenorrea, o nel caso di ripetuti cicli inferiori ai 21 giorni, polimenorrea.