Sfatiamo gli stereotipi sulle donne e il ciclo

“Sei acida: hai il ciclo!”. Ecco gli stereotipi femminili legati al ciclo che dovremmo smettere di far circolare.

stereotipi sul ciclo

In questo articolo:

Quanti stereotipi sulle donne conosciamo? Tanti, troppi. E non sono mai costruttivi. Alcuni sono legati alla questione di genere, altri sono stereotipi sulla bellezza femminile, e altri ancora si riferiscono al ciclo mestruale. In ogni caso, gli stereotipi sulla donna sono falsi miti che limitano e danneggiano le potenzialità femminili.

Tutti gli stereotipi femminili sul ciclo sono solo tabù, stigmi che possono portare imbarazzo e senso di disagio, specialmente nelle donne più giovani – ancora non consapevoli al 100% del loro corpo e delle sue funzioni. Ad esempio, ancora oggi molte ragazze nascondono gli assorbenti dentro le maniche o in tasca quando vanno in bagno per cambiarsi; si vergognano ad acquistare prodotti per l’igiene femminile; evitano alcune attività quotidiane quando hanno le mestruazioni, e limitano il più possibile le conversazioni che riguardano l’argomento. La maggiore responsabilità di queste situazioni va attribuita agli stereotipi: troppe volte il ciclo femminile è stato stereotipato, standardizzato e mistificato.

C’è inoltre un altro fattore importante che determina il generarsi di stereotipi femminili connessi al ciclo: la mancanza di informazioni complete, la mancanza di consapevolezza. In alcuni Paesi del mondo, infatti, c’è ancora molta disinformazione sull’argomento. In particolar modo in alcuni paesi dell’Asia, Medio Oriente o dell’Africa, ma anche più vicino a noi: secondo una ricerca condotta dal Plan International UK nel 2017, il 14% delle giovani ragazze (14-21 anni) nel Regno Unito, non sa cosa accade al loro corpo durante la prima mestruazione; il 48% di loro si sente in imbarazzo a parlare del ciclo mestruale in pubblico. Dati allarmanti che fanno riflettere su come gli stereotipi femminili legati al ciclo persistano ancora oggi.

“Come sei nervosa, hai il ciclo?”, “La sindrome premestruale non esiste”. Questi sono solo alcuni degli esempi di stereotipi sulle donne: modi di dire, espressioni quotidiane che sentiamo talmente spesso, sono talmente assimilate nella nostra cultura e società, che fatichiamo persino noi donne a riconoscerli. Ma è bene parlarne e dire basta! Stop agli stereotipi femminili, stop agli stereotipi sul ciclo.

A sostegno di tutte le donne del mondo, di ogni origine, cultura, colore della pelle, età, mettiamo una “X” sui falsi miti legati alla donna e al ciclo.:

  1. Sei nervosa = hai il ciclo
    Lo abbiamo sentito e letto troppo spesso. Alle donne viene attribuito l’aggettivo qualificativo “acida” o “nervosa”, o ancora, “irritabile”, in particolare durante la fase di ciclo mestruale. Sebbene sia vero che il mestruo influisce sulle emozioni e l’umore, non è da considerarsi una verità assoluta che ogni donna acquisisca caratteristiche comportamentali “negative” in questo periodo. Una donna che si sente dire continuamente frasi come “si vede che hai le tue cose, sei così nervosa” non farà altro che convincersi che quando ha il ciclo il suo carattere verrà percepito negativamente dagli altri. Questo porta molte ragazze a chiudersi in sé stesse, a non condividere le emozioni e a vergognarsi.

  2. Voglia di dolce = hai il ciclo
    L’aumento dell’appetito è un fattore presente nella fase premestruale: il corpo ha bisogno di maggiore serotonina durante questo momento, e i cibi zuccherati ne producono molta. Tuttavia, anche in questo caso, è il modo di dire standardizzato e reso universale a creare disagi. Stereotipi donne di ogni tipo, incluso questo, nuocciono alla psicologia femminile: una donna non deve sentirsi a disagio se ha più fame del solito, se sente di aver voglia di un dolce in più, o se a tavola ha consumato più cibo degli altri. Evitare frasi come queste serve a far scomparire il senso di inadeguatezza ingiustificato che molte donne sentono, quando hanno ciclo, e anche quando non ce l’hanno. Ancora una volta: stop agli stereotipi su donne e ciclo!

  3. Lacrima facile = hai il ciclo
    Il ciclo mestruale rende la donna più sensibile? Le donne con il ciclo piangono di più? “Avere la lacrima facile” è un altro stereotipo molto in voga.
    Se è parzialmente vero che gli sbalzi di estrogeni e progesterone in circolo durante la fase mestruale e premestruale possono alterare il livello di sensibilità femminile, affermare che le donne piangono durante il ciclo significa generalizzare e banalizzare un concetto molto più importante e intricato. Questa è una delle frasi che sentiamo più spesso ripeterci, o che siamo noi stesse a dire: “quando ho il ciclo piango anche per un film romantico, ho la lacrima facile”.Questo accade perché inconsciamente anche noi stesse veniamo colpite dagli stereotipi. Ma dobbiamo ricordarci di non standardizzare le situazioni, e così facendo, autorizzare la nascita degli stereotipi sulla donna e sul ciclo.

La sindrome premestruale non esiste

Falso. La sindrome premestruale esiste eccome, gli esperti lo confermano: ne soffre l’80% delle donne.
In cosa consiste? Dolori al basso ventre, alla schiena nella zona lombare, mal di testa, sbalzi di umore, maggiore appetito, pelle più sensibile, senso generale di disagio e pesantezza. Per fortuna esistono ormai molti integratori che aiutano il corpo a mantenere la sua energia durante la fase pre-ciclo. Basta ridicolizzare queste sensazioni: sono naturali, e pertanto vanno rispettate.

È solo un po’ di sangue

Se quantificassimo i millilitri di sangue che una donna perde durante il ciclo mestruale, il risultato sarebbe circa 100ml. Il mestruo non è altro che una piccola emorragia, e quindi non va sminuita, mai. Ogni donna vive un momento delicato attraverso il ciclo, totalmente naturale, ma che necessita di cure e attenzioni.

Non si può fare il bagno

È fra i falsi miti più creduti. Si dice che una donna con il ciclo non debba immergersi nell’acqua perché il flusso di sangue si interrompe, e questo farebbe male all’organismo. Gli esperti confermano che l’acqua riduce momentaneamente la perdita di sangue, ma questo non influisce sulla salute né sull’andamento del ciclo stesso.

Sport e ciclo

“Donne e motori sono gioie e dolori”, o “le donne sono meno portate per lo sport”. Nulla di più spiacevole da udire per il “gentilsesso” – altra parola da abolire. Le donne hanno eguali capacità motorie degli uomini, e pari intelligenza. I due sessi possono sviluppare abilità in tutte le attività sportive esistenti. E sì, le donne possono fare sport durante il ciclo. Anzi, più ci si allena e maggiori sono gli effetti positivi sul dolore mestruale. L’apporto di ossigeno ai muscoli che avviene durante l’attività motoria aumenta il rilascio di endorfine e diminuisce quello della prostaglandina. In poche parole: i dolori muscolari si alleviano.

Sesso durante il ciclo

Una donna che ha le mestruazioni non può fare sesso, perché è disdicevole, brutto, sgradevole. Molte ragazze crescono con la convinzione che con il ciclo non si possa, anzi, non si debba, fare sesso. Perché il sangue è qualcosa di anomalo e rivoltante, che non va mostrato al partner. Questo forte senso di vergogna porta la donna a chiudersi in sé stessa, rifiutare il desiderio sessuale, sentirsi a disagio con l’altro. Inoltre, non ci sono motivazioni mediche che impediscano il rapporto durante il ciclo. In realtà, durante questa fase del ciclo mestruale, il desiderio sessuale tende ad aumentare.
Allo stesso tempo, si promuove il concetto che è possibile avere un rapporto non protetto in questo particolare momento, perché la donna non è fertile. Falso. Sebbene sia meno frequente rimanere incinta durante il ciclo, non è assolutamente consigliato avere rapporti non protetti, nemmeno in questa fase. Stereotipi maschili e femminili come questo limitano la reale conoscenza dell’argomento, e ciò può compromettere la salute, fisica e psichica, di uomini e donne.

Se vuoi saperne di più sull’argomento, continua a leggere i nostri articoli dedicati a tutti gli aspetti del ciclo mestruale, a partire da quello in cui sfatiamo 11 falsi miti ancora troppo diffusi.

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