Ciclo mestruale: 11 falsi miti e verità

Quante credenze popolari ci sono intorno alle mestruazioni! Ecco le più comuni, la loro origine e perché non bisogna più crederci.

Donna che fa sport

In questo articolo:

Il ciclo mestruale è qualcosa di assolutamente naturale, che a partire dalla pubertà riguarda tutte le donne del mondo, eppure è sempre stato circondato da un’aura di mistero e da tante credenze popolari. Alcune, pur non avendo alcun fondamento reale, sono diffuse ancora oggi. Vediamo quali sono e proviamo a liberarcene una volta per tutte!

Con il ciclo non puoi fare il bagno o la doccia.

Non c’è motivo per evitare il contatto con l’acqua quando si hanno le mestruazioni, anzi bisogna fare ancora più attenzione all’igiene.

L’acqua fredda blocca il ciclo mestruale.

Collegato al falso mito precedente: facendo la doccia o il bagno con l’acqua fredda non si corre il rischio di bloccare il ciclo mestruale. Tutt’al più si può interrompere o rallentare il flusso, ma è una semplice reazione fisiologica alla temperatura, che causa il restringimento dei vasi sanguigni. Una volta tornate a “temperatura ambiente”, il ciclo riprenderà come se nulla fosse.

Non puoi usare gli assorbenti interni se sei vergine.

Non è possibile che un tampone, con le sue dimensioni ridotte, possa arrivare a lacerare l’imene, il cosiddetto “velo della verginità” (ovvero la membrana che copre parzialmente l’apertura vaginale). Inoltre, la presenza di questa membrana ancora integra non impedisce l’inserimento di un assorbente interno.

Meglio evitare di depilarsi durante il ciclo.

È vero il contrario, perché durante le mestruazioni gli ormoni sono temporaneamente “a riposo” per cui la crescita dei peli rallenta. Fare la ceretta in quei giorni del ciclo mestruale, quindi, assicura una pelle liscia più a lungo.

Meglio evitare di tingersi i capelli durante il ciclo.

La leggenda popolare per cui la tinta non darebbe gli effetti promessi se applicata sui capelli di una donna durante le mestruazioni non ha alcun fondamento, per cui non c’è ragione per evitare il parrucchiere in quei giorni.

Non bisogna fare sport durante quei giorni del ciclo.

È soggettivo, alcune donne si sentono più stanche (forse per via della quantità di ferro persa con il flusso mestruale) mentre altre hanno la sensazione di essere addirittura più energiche. A meno che non si abbiano crampi particolarmente dolorosi, non c’è motivo di mettersi a riposo forzato. Per non saltare l’allenamento, mangiare più cibi ricchi di ferro può essere utile per tutte.

Se una donna con il ciclo tocca un fiore, lo fa appassire.

Nessun fondamento neanche per questa credenza la cui origine è difficile da immaginare, ma potrebbe essere legata all’idea generale per cui durante le mestruazioni le donne sono “impure” e non dovrebbero toccare l’acqua né stare insieme agli altri.

In quei giorni meglio evitare di cucinare.

Nella stessa risma di falsi miti ci sono quelli secondo cui gli ormoni del ciclo mestruale sarebbero in grado di alterare i risultati in cucina: la maionese impazzirebbe, la salsa verrebbe acida, i dolci non lieviterebbero, il vino diventerebbe aceto…

Le donne con il ciclo hanno più probabilità di essere attaccate dagli squali (o dagli orsi).

Nel non frequentissimo caso in cui ci si trovi davanti a uno di questi predatori, le mestruazioni non farebbero grande differenza. È vero che il sangue attira gli squali, ma lo fanno anche altri fluidi corporei come sudore e urina.

Con le mestruazioni non si possono avere rapporti sessuali.

Fisicamente non ci sono controindicazioni al sesso in quei giorni del ciclo mestruale e gli uomini non hanno motivo di temere alcun che. Appurato questo, si entra nel terreno delle scelte personali e di coppia da prendere con consapevolezza e non solo sulla base di vecchi retaggi culturali.

Se hai le mestruazioni, non puoi rimanere incinta.

Superato il falso mito di cui sopra, bisogna ricordare che ogni giorno del ciclo mestruale è potenzialmente fertile perché, ogni mese, l’ovulazione può avvenire in un momento diverso. Inoltre, gli spermatozoi possono vivere nell’utero fino a cinque giorni aumentando il rischio di incontrare l’ovulo rilasciato dalle ovaie.

La maggior parte di queste credenze popolari sul ciclo mestruale ha origini molto antiche, affondando le radici in epoche in cui l’igiene personale era ben altra cosa rispetto a come la conosciamo oggi: non c’erano gli assorbenti usa e getta e le abitazioni non offrivano la privacy che abbiamo oggi, gli abiti si indossavano a lungo prima di cambiarli e ci si lavava raramente, magari in pubblico, e neanche le mani si lavavano tanto spesso. In quest’ottica l’idea della “contaminazione” appare un po’ meno campata per aria e si capisce perché in alcune parti del mondo, ancor oggi, alle donne mestruate è vietato l’accesso ai luoghi di culto. Tornando alla realtà in cui viviamo, dovremmo essere più che pronte a superare questi falsi miti e vivere il nostro ciclo senza porci questo genere di limitazioni, non trovi?

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