Ciclo mestruale: cosa succede al tuo corpo

Guida ai cambiamenti che si verificano nell’organismo femminile nel corso del ciclo mestruale

Ciclo Mestruale cosa succede al corpo

Ogni 28 giorni (circa!) il ciclo mestruale compie il suo giro, un po’ come succede con le fasi lunari. E mentre la luna cambia aspetto e orientamento, settimana dopo settimana anche il corpo femminile cambia in molti modi, più o meno percettibili. L’altalena ormonale che accompagna l’ovulazione , infatti, influenza anche l’umore e la forma fisica: vediamo insieme tutto quello che succede al corpo nell’arco del mese.

Il primo giorno del ciclo mestruale è quello dell’inizio delle mestruazioni. In questa fase, si assiste ad una caduta dei livelli ormonali sia di estrogeni che di progesterone (ormoni che incidono anche sul tono dell'umore): ecco spiegato il motivo per cui può capitare di sentirsi nervose, irritabili o giù di corda.

Durante le mestruazioni aumenta il fabbisogno di magnesio, e questo può scatenare la voglia di cioccolato (ricchissimo di questo minerale, oltre che di dolcezza). La quantità di ferro persa con il sangue mestruale, invece, è responsabile del senso di stanchezza e affaticamento: i muscoli hanno bisogno di ferro per ricevere ossigeno e produrre energia.

A metà del ciclo si compie l’ovulazione vera e propria, ovvero la rottura del follicolo con la fuoriuscita dell'uovo, che inizia il suo tragitto verso l’utero: sono questi i giorni fertili del mese, e il corpo femminile vive una sorta di stato di grazia. La natura, infatti, opera per favorire un eventuale concepimento non solo modificando la qualità del muco cervicale (ecco spiegate le secrezioni vaginali abbondanti e simili alla chiara d’uovo dei giorni precedenti) e aprendo la cervice, ma anche rendendo la donna più attraente: la pelle è più luminosa, migliora la simmetria del seno e il tono di voce si fa più alto per apparire più femminili.

Tutti questi effetti sono dovuti all'innalzamento degli estrogeni che hanno un picco proprio preovulatorio per poi rimanere alti per tutta la seconda fase del ciclo, fino all'arrivo della mestruazione

Subito dopo l'ovulazione però, aumenta il livello di progesterone che, insieme al testosterone (che ha un picco nella seconda settimana del ciclo mestruale e rimane stabile nella terza), è responsabile dell’iperproduzione di sebo, per cui la pelle del viso risulta più grassa e oleosa, con possibile comparsa di brufoli e punti neri.

Lo stesso progesterone è responsabile di fastidi intestinali come gonfiore, nausea, colite, stitichezza o diarrea e della ritenzione idrica, che può voler dire uno o due chili in più sulla bilancia. Chiaramente si tratta di una fluttuazione passeggera, dovuta al maggiore accumulo di liquidi nel corpo (anche questi hanno il loro peso, ma non si tratta certo di massa grassa). Et voilà, la sindrome premestruale è servita.

Gli ultimi giorni del ciclo, cioè quelli che precedono l’arrivo delle mestruazioni, sono caratterizzati dal calo dei livelli di progesterone e di estrogeni. La diminuzione di questi ultimi, incidendo sull’attività dei neurotrasmettitori, può portare mal di testa anche abbastanza forti. In più, crolla la serotonina (il cosiddetto ormone del buonumore) e sale il cortisolo, scatenando nell’organismo l’effetto “fame nervosa” per ritrovare la calma.

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