L’ABC dell’orgasmo femminile

Tutto quello che c’è da sapere sul piacere femminile, un territorio ampio e misterioso da esplorare.

orgasmo femminile

Parlare di piacere femminile e di orgasmo è sempre particolare, intimo, stimolante… Forse perché, a differenza dell’uomo, le donne possono provare una grande varietà di orgasmi. Ebbene sì, si chiama “variabilità orgasmica” e nella donna è molto più ampia che nell’uomo. Scopriamone insieme tutte le sfaccettature.


Che cos’è un orgasmo?

Partiamo dal principio. In principio c’è il riflesso. 
Si, perché l’orgasmo è un riflesso. Come uno starnuto, soltanto che è decisamente più piacevole! Un riflesso che varia molto ampiamente rispetto al grado di godimento che può procurare.

Talvolta un orgasmo è soltanto una piacevole sensazione localizzata: passa veloce, come un alito di vento in riva al mare in una calda serata estiva. 
Altre volte invece è un susseguirsi di due o tre contrazioni piacevoli, come una pioggia estiva che ci sorprende ma dura poco: breve, ma intensa. 
Altre volte ancora ci stravolge: la tensione sessuale giunge al culmine, arrivano le contrazioni ritmiche dei muscoli della vagina e/o del clitoride e ci sentiamo completamente rapite da questo incredibile e meraviglioso vissuto: un’onda che ci travolge e ci porta con sé.

Sensazioni fisiche, emozioni dirompenti, pensieri affascinanti… un orgasmo è sempre diverso, per ciascuna di noi.

Come raggiungerlo?

Ci sono donne che hanno bisogno di un’energica stimolazione fisica e condizioni psicologiche ed emotive di particolare “tranquillità” per raggiungerlo, da sole o con il/la partner.

Ad altre donne è sufficiente una leggera stimolazione o addirittura l’immaginazione per provare un orgasmo; in alcuni casi invece è possibile che non sia mai capitato di raggiungere l’orgasmo.


Nei casi più estremi può rendersi necessario un trattamento terapeutico (ad esempio per chi non ha mai provato un orgasmo o ha orgasmi frequenti in assenza di stimolazione voluta).

Ma esiste un modo, una ricetta, un trucco per avere maggiori possibilità di raggiungere “l’orgasmo perfetto”?

Per prima cosa ci vuole tempo: molti studi dimostrano che la donna, mediamente, ci mette più tempo dell’uomo per arrivare al culmine.Durante questo lasso di tempo, più o meno lungo, devono accadere tre cose; occorre attraversare tre step, che sono collegati tra loro in un circuito.

  1. Primo step: provare o sentire il desiderio. Dobbiamo desiderare di provare piacere, oppure dobbiamo desiderare il/la partner. Se infatti siamo motivate, diventiamo recettive. Attenzione però: non tutte proviamo desiderio allo stesso modo. Per alcune il desiderio è spontaneo e si manifesta come una specie d’istinto, come mangiare o bere; per altre il desiderio è di tipo responsivo, della serie “la fame vien mangiando”! Tutti i tipi di desiderio vanno bene e tra l’altro, ciascuna di noi può provare diversi tipi di desiderio, in diverse fasi del proprio ciclo mestruale. Per quanto riguarda il desiderio, l’importante è che quando arriva, venga colto! Spesso lo stress, i fattori sociali, relazionali o emotivi possono giocarci brutti scherzi e inibire il desiderio. Come si fa? Più ci conosciamo e siamo consapevoli dei nostri meccanismi di funzionamento, più potremo mettere a tacere per un po’ questi “disturbatori” e ritrovare il desiderio.
  2. Secondo step: se diventiamo recettive e c’è una stimolazione piacevole delle nostre zone erogene, saremo in grado di raggiungere l’eccitazione. Ma per arrivare all’eccitazione, la stimolazione deve essere quella giusta! Giusta significa che ci deve piacere, che deve seguire un ritmo che ci aggrada e che deve rispondere ai nostri… desideri! Più ci si conosce bene a livello fisico e anatomico, più saremo in grado di guidare la stimolazione affinché risulti piacevole ed efficace. Più si conoscono le proprie fantasie erotiche e più si sarà in grado di alimentarle e usarle a nostro favore, per sostenere l’eccitazione. Più c’è intimità relazionale con il/la partner e capacità di comunicare, anche durante l’incontro sessuale, maggiore sarà la possibilità di passare alla fase successiva. L’eccitazione fisica e mentale fa aumentare il desiderio e il desiderio che aumenta porta al…
  3. Terzo step, che è l’orgasmo! Provare un orgasmo ci nutre. Nutre la nostra anima e la relazione con il/la partner. Infatti ogni orgasmo è seguito da una fase di rielaborazione emotivo-cognitiva, che influenzerà il nostro desiderio sessuale la volta successiva. Pertanto, più abbiamo esperienze soddisfacenti più avremo desiderio di sperimentarci.


I disturbatori dell’orgasmo: perché a volte è più difficile raggiungerlo?

Nella vita di una donna molti fattori possono minare al raggiungimento di orgasmi soddisfacenti. Una mente troppo distratta da pensieri razionali (lavoro, casa, figli, scadenze, pagamenti…) farà più fatica a concedersi l’eccitazione e quindi il circuito in tre step si interromperà. Lo stress, la stanchezza fisica, la stanchezza emotiva, le relazioni tese o tossiche non aiutano certamente! Una mente che ha un vissuto emotivo ingombrante, conflitti, rabbia, risentimenti, allo stesso modo sarà inibita a livello di desiderio ed eccitazione sessuale. Infine anche stimoli non appropriati possono far interrompere il circuito dell’orgasmo. Quindi il messaggio è uno solo: tempo, relax, giusti pensieri e stimoli (il/la partner è da considerarsi un giusto stimolo!).

I facilitatori dell’orgasmo: su cosa investire per… godere di più!

Il primo investimento da fare è su noi stesse: occorre conoscere la nostra mente, il primo organo sessuale di noi donne! Cosa ci “accende”? Desideri, fantasie, pensieri, immagini, parole... Le donne sono in grado di sviluppare immaginari erotici potentissimi rispetto agli uomini, quindi non fermiamo la nostra immaginazione. Più siamo in grado di selezionare strategie che facilitano la nascita del desiderio e l’arrivo dell’eccitazione, più avremo chance di raggiungere l’orgasmo!

Sempre parlando di noi stesse, passiamo al secondo punto di focus: il nostro corpo. Maggiore è la consapevolezza del nostro corpo, migliore sarà l’esperienza orgasmica. Conoscersi a livello anatomico e fisiologico aiuta a capire quali stimoli ci sono maggiormente graditi, quanta pressione ci piace ricevere e dove vogliamo riceverla, qual è il nostro ritmo, quali sono i nostri “punti caldi”. Molte ricerche dimostrano che le donne che si masturbano riescono a raggiungere più facilmente l’orgasmo.

Il terzo investimento da fare è relativo alla comunicazione con il partner. L’aspetto affettivo e relazionale è centrale nell’elaborazione del desiderio femminile. Avere un coinvolgimento alto e una forte intimità con il/la partner favorisce il dialogo e il confronto anche sotto le lenzuola. Nessuno “nasce imparato” e quindi poter guidare e “istruire” il/la partner senza timori o inibizioni è sicuramente un’ottima strategia che facilita incontri soddisfacenti e appaganti (per entrambi!).

L’orgasmo fa parte di noi. Cerchiamo questo piccolo riflesso che può darci grandi soddisfazioni.

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