Primi sintomi di gravidanza

Dalle mestruazioni che non arrivano alla stanchezza cronica, ecco quali sono i primi sintomi di gravidanza.

Donna incinta

In questo articolo:

Introduzione ai sintomi di gravidanza

Quali sono i primi sintomi di gravidanza da cui una donna può capire se è rimasta incinta oppure no? Ormai siamo abituati a film e serie televisive, dove basta una scena di nausea mattutina per essere certe che la protagonista sia in dolce attesa. In realtà, i sintomi di gravidanza sono molto più variegati e soggettivi di così, e alcuni sono anche simili a quelli premestruali: parliamone insieme per fare chiarezza su come riconoscere l’inizio di una gravidanza.

Sintomi di gravidanza nei primi giorni

Tra le primissime manifestazioni idi gravidanza troviamo:

  • Cambiamenti ormonali e beta HCG
  • Alterazioni di gusto e olfatto
  • Sintomi gastrointestinali
  • Crampi e dolori al basso ventre

Cambiamenti ormonali e beta HCG

I primi cambiamenti ormonali iniziano subito dopo l’impianto dell’embrione nell’utero: nelle prime settimane, ogni 48 ore raddoppiano i livelli di beta HCG, la cui funzione è quella di stimolare il corpo luteo ovarico a produrre il progesterone, che è l’ormone principale della gravidanza. Spetta infatti al progesterone il ruolo fondamentale di preparare l’utero ad accogliere l’embrione e poi a proteggerlo durante la gestazione, stimolando l'alimentazione dei vasi sanguigni dell'endometrio e facendo in modo che il feto possa ricevere il nutrimento adeguato. L’aumento dei livelli di progesterone (che caratterizza anche la fase premestruale, seppur in misura minore) produce come primi sintomi di gravidanza i ben noti sbalzi d’umore e, più raramente, mal di testa. Le variazioni ormonali tipiche dell’organismo femminile hanno infatti diverse correlazioni con il mal di testa. Molte donne che soffrono di “emicrania mestruale” notano una riduzione degli episodi di mal di testa, mentre per altre si verifica un peggioramento. L’assunzione di farmaci analgesici o antinfiammatori potrebbe essere dannosa per il feto, per cui sarebbe meglio provare tecniche di rilassamento naturale e, se non dovessero esserci miglioramenti, chiedere consiglio al proprio medico.

Alterazioni di gusto e olfatto

Nelle primissime fasi della gravidanza, il nuovo assetto ormonale causa anche un’alterazione del gusto e dell’olfatto, per cui può capitare di provare una forte avversione per cibi che si sono sempre apprezzati, oppure di sviluppare una maggiore sensibilità agli odori che può rendere sgradevoli anche quelli apparentemente “innocui” o viceversa rendere attraenti quelli che si consideravano cattivi odori. Si tratta di un sintomo molto comune e altrettanto soggettivo, che secondo alcune ricerche rappresenterebbe un meccanismo di protezione naturale da potenziali pericoli, come cibi o ambienti inquinati.

Sintomi gastrointestinali

Gli elevati livelli di progesterone rallentano il transito gastrointestinale, causando spesso difficoltà digestive e stitichezza. L'appetito può risultare molto variabile: in alcune donne si riduce a causa dei disturbi gastrointestinali, mentre in altre può aumentare, con la comparsa di episodi di fame improvvisa.

Crampi e dolori al basso ventre

Nei primi giorni di gravidanza, l’embrione l’ovulo fecondato va a impiantarsi nell’utero, e questo può dare luogo a sensazioni dolorose e crampi; l’annidamento dell’embrione, poi, può provocare piccole contrazioni della muscolatura dell'utero che si traducono in dolori al basso ventre (che per alcune donne possono anche essere simili ai dolori premestruali). Se i dolori sono particolarmente forti e proseguono per diversi giorni, però, è il caso di consultare il ginecologo.

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Sintomi di gravidanza nelle prime settimane.

Tra i sintomi di gravidanza nelle prime settimane troviamo:

  • Ritardo del ciclo e test di gravidanza 
  • Perdite da impianto
  • Cambiamenti nel seno
  • Nausee mattutine
  • Stanchezza e sonnolenza
  • Maggiore frequenza urinaria
  • Mal di schiena precoce

Ritardo del ciclo e test di gravidanza

Passati i primi giorni, uno dei sintomi di gravidanza più chiaro ed evidente è l’assenza di mestruazioni puntuali. È importante essere consapevoli del proprio ritmo mestruale per poter riconoscere questo segnale, e per sapere quando fare il test di gravidanza senza incorrere in un falso negativo, perché i test che si acquistano in farmacia sono affidabili se fatti dal quarto giorno di ritardo del ciclo. Anche se magari non vedi l’ora di vedere la doppia lineetta sullo stick, ricorda che il ritardo del ciclo mestruale non si calcola sui canonici 28 giorni, ma sulla data in cui le mestruazioni sarebbero dovute arrivare secondo il tuo calendario mestruale. Inoltre, ci sono molte possibili cause diverse dall’avvio di una gravidanza, a partire proprio dall’ansia che potrebbe arrivare quando la ricerca della cicogna va per le lunghe.

Perdite da impianto

Altrettanto importante è non farsi confondere dalle cosiddette false mestruazioni: una decina di giorni dopo il concepimento, possono presentarsi delle perdite ematiche dovute alla rottura dei vasi sanguigni dell’endometrio in seguito all’annidamento nell’utero dell’embrion. Tra i sintomi di gravidanza delle prime settimane ci sono, infatti, le queste da impianto, che si distinguono dalle mestruazioni vere e proprie sia per il colore più scuro e tendente al marrone, sia per la durata e l’intensità più limitate.

Cambiamenti nel seno

Dopo un paio di settimane dal concepimento, si notano anche i primi cambiamenti nel seno, che appare più pieno per effetto dell’aumento di progesterone, ma si possono avvertire anche sensazioni di tensione simili a quelle della fase premestruale. Cosa sta succedendo? Il seno, che cambia costantemente dalla pubertà fino alla menopausa, sta attraversando un’incredibile trasformazione per prepararsi alla nascita del bambino. A partire dal secondo mese di gravidanza, infatti, la ghiandola mammaria si prepara alla produzione di latte per nutrirlo. Dall’esterno potresti scorgere le vene attraverso la pelle, perché raddoppia la quantità di sangue che scorre nel seno per favorire questi processi. L’area intorno ai capezzoli (areole), poi, può diventare di colore più scuro.

Nausee mattutine

Veniamo quindi alle già citate e ben note nausee mattutine, sintomi di gravidanza che in genere si presentano da 2 a 8 settimane dopo il concepimento e permangono per tutto il primo trimestre. Si tratta però di un disturbo particolarmente soggettivo nelle sue manifestazioni: per alcune un fastidio di breve durata, per altre un tormento a ogni ora del giorno e anche oltre i primi mesi di gravidanza. Le cause della nausea mattutina non sono ancora del tutto chiare, ma tra le ipotesi più accreditate c’è quella che la vuole correlata agli alti livelli di estrogeni, progesterone e soprattutto di beta HCG, ormoni che influenzano anche la funzionalità gastrointestinale. Secondo altri, le nausee potrebbero rappresentare un meccanismo di difesa naturale – un po’ come la maggiore sensibilità agli odori – per tenere la futura mamma lontana da cibi potenzialmente pericolosi. Da questo punto di vista, non sembra un caso che sia più frequente proprio nel primo trimestre, il più delicato per lo sviluppo del feto. Solo in rari casi, le stime dicono da 3 a 30 su mille, la nausea mattutina può sfociare in iperemesi gravidica, con sintomi che compromettono la capacità della donna di nutrirsi e idratarsi correttamente. Questo comporta il rischio di disidratazione e può causare una forte perdita di peso e l’alterazione degli equilibri nutrizionali e metabolici. Per attenuare la nausea in si possono provare alcune semplici strategie: preferire piccoli pasti e spuntini frequenti, prediligendo cibi secchi e separando l’assunzione dei cibi solidi dalle bevande, masticare a lungo ed evitare di rimanere troppo sedute dopo mangiato per non comprimere lo stomaco. L’efficacia di questi rimedi è soggettiva come lo sono le nausee. In caso di disturbi severi, è sempre importante parlarne con il proprio ginecologo per valutare attentamente la situazione ed escludere una condizione di iperemesi, che richiede una gestione medica

 

Stanchezza e sonnolenza

Nelle prime settimane di gravidanza, può capitare anche di sentirsi particolarmente stanche e spossate. Hai l’impressione che potresti addormentarti ovunque e in qualunque momento? Se non ci sono altri motivi di malessere o affaticamento in atto, stanchezza e sonnolenza si possono considerare sintomi di gravidanza a tutti gli effetti. Succede perché il metabolismo della futura mamma rallenta, in modo che l’organismo possa aumentare le riserve energetiche per il fabbisogno fetale.

Maggiore frequenza urinaria

Andando avanti con le settimane, un altro effetto della gravidanza è il bisogno di urinare molto più spesso di prima. Capita quasi a tutte quando il feto cresce e inizia a premere sulla vescica, ma non è così raro che succeda già dopo 6-8 settimane di gestazione, a causa dell’aumento della massa di sangue in circolo e quindi del maggior afflusso di sangue ai reni.

Mal di schiena precoce

Anche il mal di schiena è un effetto generalmente collegato al secondo trimestre di gravidanza, ma che può presentarsi già dopo otto settimane. Oltre che all’aumento di peso e allo sviluppo del pancione, può essere dovuto all’ingrossamento dell’utero che va a premere sul nervo sciatico causando infiammazione. Inoltre, fin dall’inizio della gravidanza si verifica un incremento di estrogeni e relaxina per agevolare il rilassamento dei muscoli della colonna vertebrale e rendere la schiena più flessibile per poter accogliere la crescita del bambino. Questo naturale processo di adattamento può causare lievi sensazioni dolorose.

Se vuoi saperne di più su cosa succede nel corpo di una donna in gravidanza, leggi anche il diario della gravidanza settimana per settimana!

 

FAQ Primi sintomi gravidanza

Il test di gravidanza può risultare negativo anche se sono incinta?

Sì, un test può essere negativo se fatto troppo presto, quando i livelli di hCG (l’ormone della gravidanza) non sono ancora abbastanza alti per essere rilevati. È consigliabile ripetere il test dopo 2-3 giorni o fare un esame del sangue per confermare.

Dopo quanto tempo dal concepimento compaiono i sintomi della gravidanza?

I sintomi possono iniziare a manifestarsi circa 7-10 giorni dopo il concepimento, quando l’ovulo fecondato si impianta nell’utero. Tuttavia, alcune donne potrebbero non avere sintomi evidenti fino a diverse settimane dopo.

Come posso distinguere i sintomi della gravidanza da quelli del ciclo mestruale?

I sintomi della gravidanza, come la nausea, un’eccessiva sensibilità al seno e l’affaticamento, tendono ad essere più intensi rispetto ai sintomi premestruali. Inoltre, l’assenza di ciclo e perdite da impianto (macchie leggere) possono essere segni distintivi.

Cosa devo fare se ho un ritardo mestruale ma non sono sicura di essere incinta?

Se hai un ritardo mestruale, fai un test di gravidanza con la prima urina del mattino, che è più concentrata. Se il test è negativo ma il ciclo non arriva, consulta il medico per escludere altre cause come stress, cambiamenti ormonali o patologie.

Ho dei sintomi di gravidanza ma il ciclo è arrivato: è possibile essere incinta?

Sì, è possibile. Alcune donne sperimentano perdite da impianto o sanguinamenti leggeri durante la gravidanza, che possono essere scambiati per il ciclo. Se i sintomi persistono, fai un test di gravidanza per sicurezza.

Cambiamenti nell’olfatto o nel gusto possono indicare una gravidanza?

Sì, l’ipersensibilità agli odori e cambiamenti nel gusto (come un’avversione per certi cibi o il sapore metallico in bocca) sono sintomi comuni, causati dall’aumento degli ormoni come il progesterone e gli estrogeni.

È normale avere voglie o avversioni alimentari nelle prime settimane?

Sì, le voglie o le avversioni alimentari sono normali e possono iniziare già nelle prime settimane di gravidanza. Sono legate ai cambiamenti ormonali che influenzano il gusto e l’appetito.

I bruciori di stomaco possono essere un segnale precoce di gravidanza?

Sì, i bruciori di stomaco possono comparire nelle prime settimane a causa degli ormoni che rilassano la valvola tra lo stomaco e l’esofago, causando il reflusso. Questo sintomo può diventare più comune con il progredire della gravidanza.

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