Ovaio policistico: come scoprirlo e che fare

Come viene diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico, quali sono le terapie più adatte, e perché non incide negativamente sulla fertilità.

Dolori mestruali

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Se chiedessimo alle donne per quale motivo abbiano iniziato a prendere la pillola in giovane età, la maggior parte di queste risponderebbe di aver dovuto trattare "l'ovaio policistico". Se nello stesso tempo facessimo un'ecografia delle ovaie alle donne sotto i 20 anni, scopriremmo che tutte presentano un’immagine di "ovaio policistico". Possiamo quindi concludere che questa diagnosi sia in realtà sovrastimata.

È un peccato sapere che avere un ovaio policistico generi preoccupazioni nelle giovani donne, soprattutto quella di non poter avere figli. Cerchiamo allora di far chiarezza sull'argomento.

Dalla comparsa delle prime mestruazioni alla regolarizzazione dei cicli passano circa 5 anni. È più o meno il tempo necessario a far si che il sistema ipotalamo - ipofisi - ovaio maturi e porti ad una corretta produzione ormonale.

Le piccole cisti che si evidenziano in ecografia ginecologica nelle giovani donne fortunatamente sono i follicoli che contengono l'uovo (altrimenti sarebbero in menopausa!). In attesa di maturare si presentano con un aspetto "microcistico" del tutto privo di significato clinico a quest'età, soprattutto in assenza di altri disturbi.

Fuggiamo quindi da chiunque, guardando esclusivamente un'immagine ecografica, dovesse dirci che non potremo avere dei figli!
Per parlare di sindrome dell'ovaio policistico ci deve essere innanzitutto un'irregolarità del ciclo (cicli che saltano dei mesi o che si presentano due volte nello stesso). Se il ciclo è regolare (una volta al mese) non siamo senz'altro in presenza di ovaio policistico. E fin qui la diagnosi sembra facile.

Il ciclo irregolare è dovuto principalmente all'assenza di ovulazione. La causa è una maggiore produzione da parte dell'ovaio di ormoni maschili rispetto a quella di estrogeni (ormoni femminili per eccellenza).

Questa alterata produzione ormonale si può constatare dosando i livelli ormonali nel sangue, con un semplice prelievo. Tuttavia si può intuire anche dall'aspetto fisico di queste donne, che si presentano spesso con acne, peluria in sedi atipiche (sotto il mento, sulla linea addominale, intorno al seno), tendenza a perdere i capelli o ad avere un cuoio capelluto più grasso.

La sindrome dell'ovaio policistico colpisce soprattutto le donne in sovrappeso. Più raramente può presentarsi in una donna magra.

Quali sono le cause dell’ovaio policistico?

La causa precisa non è ancora conosciuta. Sicuramente si tratta di più fattori concomitanti, genetici, ambientali, legati allo stile di vita.
Alla base del problema c'è un difetto metabolico, in particolare dell'insulina. Per questo, avere l'ovaio policistico da giovani, può predisporre a diabete, ipertensione e aumento del colesterolo con l'avanzare dell'età (con un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari).
Diventa quindi importante trattare questa sindrome precocemente, correggendo lo stile di vita (dieta ed esercizio fisico adeguati permettono di normalizzare il peso corporeo).

Quali sono le terapie più adatte?

L'inositolo è un integratore vitaminico di recente scoperta, che contribuisce a regolarizzare il metabolismo, a favorire la maturazione dell'ovaio e a migliorare la fertilità nelle donne con cicli irregolari che cerchino una gravidanza. Si trova anche in alcuni alimenti, quelli che ne sono più ricchi sono i cereali integrali (specialmente crusca e grano), gli agrumi, la frutta secca (mandorle e noci in particolare) e i legumi.
L'utilizzo della pillola andrebbe riservato invece a coloro che necessitano di contraccezione o per migliorare temporaneamente l'aspetto fisico in chi presenti acne e peluria.

È altrettanto importante tranquillizzare le donne che i figli arriveranno comunque, magari semplicemente la ricerca potrebbe essere più lunga. Una  buona notizia da dare, anzi, è che le donne con l'ovaio policistico sono quelle che rimangono più facilmente incinta anche in età più avanzata!

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