Coito interrotto? Non è un metodo sicuro

Affidarsi al coito interrotto per evitare gravidanze non è una buona idea, ma ci sono anche altri rischi da considerare: ecco tutto quello che c’è da sapere.

coito interrotto

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Il coito interrotto è sicuro? Te lo diciamo subito: no. In materia di sesso e contraccezione circolano ancora un sacco di falsi miti, e quello del coito interrotto “sicuro” è probabilmente uno dei più difficili da sfatare. Pare infatti che siano ancora moltissime le coppie che si affidano al coito interrotto come metodo principale per evitare gravidanze indesiderate, o che lo hanno praticato almeno qualche volta nella vita. Nel caso fosse venuto qualche dubbio anche a te, parliamone insieme per chiarire tutto quello che c’è da sapere su coito interrotto, rischi e alternative.

Cosa significa coito interrotto

Come fa intuire già il nome, per coito interrotto si intende la brusca interruzione del rapporto sessuale poco prima dell’eiaculazione, sfilando il pene ancora eretto, per evitare che gli spermatozoi vengano rilasciati all’interno della vagina e possano arrivare al contatto con l’ovulo da fecondare (con l’ovvia conseguenza dell’avvio di una gravidanza). Si tratta probabilmente di uno dei metodi contraccettivi naturali più antichi al mondo, in uso da quando si è intuito il legame di causa - effetto tra eiaculazione e concepimento: potrebbe sembrare la soluzione più semplice per evitarlo, ma la verità è che non lo è affatto!

Coito interrotto sicuro? Ecco perché non lo è

La scarsa affidabilità del coito interrotto come metodo contraccettivo è legata principalmente alla difficoltà di avere il totale controllo sul momento dell’eiaculazione, o comunque di riuscire a farlo al momento giusto ogni singola volta. Non è questione di “esperienza”, perché è del tutto naturale che qualche goccia di liquido seminale fuoriesca anche prima dell’eiaculazione vera e propria. Inoltre, per rendere più semplice e piacevole il rapporto sessuale, la Natura ha dotato i maschietti delle ghiandole di Cowper, a cui ha affidato il compito di produrre un liquido lubrificante che viene rilasciato dal pene fin dall’inizio della penetrazione, proprio per agevolarla. Dettaglio di non poco conto: secondo alcune ricerche, nel 37% dei casi questo liquido contiene una quantità di sperma sufficiente alla fecondazione.

E poi, nonostante si tenda a considerare orgasmo maschile ed eiaculazione come sinonimi, in realtà non sono proprio la stessa cosa: è vero che nella maggior parte dei casi l’apice del piacere coincide con il momento dell’eiaculazione, ma è anche possibile che lui possa eiaculare senza arrivare a provare l’orgasmo, o comunque senza provarlo in quel preciso momento. Può succedere per diversi motivi, soprattutto se lui cerca di ritardare l’eiaculazione per prolungare il rapporto prima di doverlo interrompere concentrandosi su pensieri che non riguardano l’intimità, e che hanno l’effetto collaterale di rendere ancora più difficile capire che sta per raggiungere l’apice.

Esistono vere e proprie statistiche riguardo l’efficacia o inefficacia dei metodi contraccettivi. Secondo l’indice di Pearl, che è lo strumento più utilizzato, la percentuale di gravidanze effetto del coito interrotto è tra il 18 e il 22%. In altre parole, su 100 donne che si affidano a questa pratica, in un anno sono una ventina quelle rimaste incinta con coito interrotto.

Naturalmente le probabilità di una gravidanza indesiderata sono più alte se si pratica il coito interrotto nei giorni fertili, cioè quelli che coincidono con l’ovulazione. Sono i giorni centrali del ciclo, in cui un ovulo giunge a maturazione e attraversa le tube di Falloppio per andare a posizionarsi nell’utero, dove può vivere per circa 12-24 ore, pronto per essere fecondato. Questo generalmente avviene 12/14 giorni prima della mestruazione successiva (facendo l’esempio sui 28 giorni canonici), ma i cicli non sono tutti uguali e può essere abbastanza complicato individuare con certezza quali siano i giorni fertili, soprattutto se non si ha un ciclo particolarmente regolare.

I rischi del coito interrotto

Rimanere incinta con coito interrotto è solo uno dei rischi legati a questa pratica, ma non certo l’unico!

Il primo di cui bisogna tener conto è il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, che si può evitare solo con l’uso del preservativo. La questione non riguarda soltanto chi ha una vita sessuale sregolata, ma chiunque sia sessualmente attivo. Alcune malattie veneree restano asintomatiche anche a lungo, per cui avere rapporti con persone apparentemente in buona salute non garantisce di aggirare questi rischi del coito interrotto. Inoltre, bisogna essere realistici riguardo la scarsa propensione a sottoporsi a controlli medici regolari, soprattutto quando si è molto giovani. Altre malattie, invece, danno sintomi come secrezioni genitali anomale, bruciore intimo, dolore e sanguinamento quando si fa pipì o durante i rapporti sessuali, e se non vengono riconosciute e curate tempestivamente possono avere conseguenze anche serie sulla salute.

Affidandosi al coito interrotto, rischi ed effetti collaterali sono anche quelli legati al fatto stesso di dover interrompere il rapporto proprio “sul più bello”. Difficile negare il senso di ansia e tensione che questo comporta, e che può avere diversi effetti sulla coppia. Per lui, anche se sembra paradossale, l’ansia potrebbe causare o aggravare problemi di eiaculazione precoce o difficoltà a mantenere l’erezione; sul lungo termine, aumenta anche il rischio di avere problemi di salute come infiammazione della prostata e varicocele. Per te, invece, può diventare più difficile raggiungere l’orgasmo, un po’ per la modalità del rapporto e un po’ per l’ansia legata al rischio di una gravidanza, per cui si fatica a lasciarsi andare completamente. Questo, a lungo andare, può portarti a vivere negativamente la sessualità, perché inevitabilmente ogni volta che avrai un ritardo del ciclo o qualche malessere insolito, ti ritroverai a chiederti se sia possibile essere rimasta incinta con coito interrotto

Perché ci si affida al coito interrotto?

Rischi e svantaggi non mancano, eppure pare che siano davvero tante le coppie che scelgono di praticare il coito interrotto per evitare gravidanze. Di certo è un metodo “facile” – fermo restando le difficoltà oggettive che abbiamo spiegato prima – ed “economico”, perché non richiede l’acquisto di preservativi – con annessi incontri che alcuni possono ancora considerare imbarazzanti con cassiere e farmacisti – e nemmeno la prescrizione di contraccettivi ormonali – che richiedono almeno una visita dal ginecologo e la costanza nell’assunzione. Ma ne vale veramente la pena?

Se si vogliono evitare i “fastidi” del preservativo o di altri metodi anticoncezionali, è il caso di farsi seriamente questa domanda: in caso di gravidanza, che facciamo? Se siete pronti ad accogliere un bebè, o ad allargare la famiglia che già avete, allora tutto bene. Se invece non è così, meglio riflettere un attimo sul fatto che nessun farmacista ti giudicherà male perché stai comprando dei preservativi, anzi, e in ogni caso si possono acquistare anche online. Per quanto riguarda la prescrizione dei contraccettivi ormonali, invece, considera che puoi anche rivolgerti al consultorio del tuo paese, e non devi per forza essere accompagnata da tua mamma. Se l’idea di sottoporti alla prima visita ginecologica mette un po’ di ansia o imbarazzo, spesso è perché non si sa bene cosa aspettarsi, ma la verità è che si tratta di un momento utile per chiarirti le idee su sessualità e contraccezione, oltre che per dare risposta a eventuali dubbi o curiosità su ciclo e dintorni. Il ginecologo infatti è un medico a cui rivolgersi in tutta tranquillità, certa che non rivelerà a nessuno ciò di cui parlerete durante la visita e che saprà aiutarti a vivere l’intimità in modo più consapevole e tranquillo, senza correre inutili rischi.

Se vuoi avere altre informazioni sull’argomento, leggi anche il nostro articolo Metodi contraccettivi: tutto ciò che dovresti sapere.

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