Esistono metodi per velocizzare il ciclo?

Tutte le risposte per chi si chiede se sia possibile controllare la durata del ciclo mestruale per fare in modo che finisca più presto

Come velocizzare il ciclo

In questo articolo:

Molte donne, più o meno giovani, almeno una volta nella vita hanno desiderato o provato - anche con i più svariati rimedi - a controllare il ciclo per diversi motivi, spesso futili ma in altri casi per un problema reale con le proprie mestruazioni. È giustissimo chiedersi se abbia senso “velocizzare” il ciclo o se invece potrebbe causare effetti nocivi per la salute.

Ma prima di pensare a “velocizzarne i tempi”, vediamo quali sono le tempistiche normali.

Il ciclo mestruale è l’intervallo di tempo che corre dal primo giorno di flusso mestruale pieno al giorno che precede la mestruazione successiva ed è di circa 30 giorni. Si considera un ciclo comunque regolare quando questo intervallo di tempo va dai 21 ai 35 giorni. La quantità di sangue perso è invece molto soggettiva, ci sono donne che credono di perderne molto, ma in realtà la perdita è assolutamente nella norma, altre che hanno vere e proprie emorragie da sempre e sono così abituate da ritenerlo un fenomeno normale. Si considera una quantità di sangue persa normale quando questa non supera gli 80 ml totali (difficile da quantificare, in genere si considera il consumo di assorbenti).  Solitamente il flusso di sangue si esaurisce in 5-7 giorni, presentandosi più abbondante nei primi 2-3 giorni e andando via via a ridursi fino a scarse perdite marroni da salvaslip nei giorni successivi. La quantità di sangue perso a ogni ciclo e la durata sono molto soggettivi e anche nella stessa persona possono variare in base al clima, alla dieta, allo stress psico-fisico, insomma subiscono variazioni in base allo stile di vita della donna.
Potrebbe essere una questione genetica? Anche. Sicuramente la familiarità gioca la sua parte: è facile infatti che una donna ripercorra le orme della mamma o della nonna anche nel modo di mestruare, sia in termini di ritmo che di durata e quantità.

Un ciclo regolare in termini di ritmo, quantità e durata indica un equilibrio e sicuramente ci fa stare tranquille riguardo la nostra salute. Eppure non siamo mai contente: se la mestruazione si presenta rischia di interferire nelle attività quotidiane, soprattutto se è abbondante e dolorosa, ma se non dovesse presentarsi il terrore di una gravidanza indesiderata o di ritrovarsi inaspettatamente in menopausa, e questo sarebbe di gran lunga peggio.

Controllare il proprio ciclo e velocizzarlo è spesso una tentazione. Sono ancora in voga antichi consigli più o meno validi per interrompere le mestruazioni. Vediamone alcuni e valutiamone la validità uno a uno.

Bloccare (congelare) il ciclo

L’esposizione al freddo, in particolare all’acqua a bassa temperatura, potrebbe portare a una riduzione del sangue perso. Questo accade perché il freddo - essendo un vasocostrittore e aumentando la contrattilità uterina - ha un effetto emostatico. Ecco perché viene ancora sconsigliato di fare il bagno in particolare in acqua fredda quando si hanno le mestruazioni. La stessa applicazione del ghiaccio sulla pancia aiuta nel controllo di un ciclo particolarmente emorragico. Viceversa, l’applicazione di calore potrebbe aumentare il flusso, pur togliendo il dolore perché agisce esattamente all’opposto, rilassando le fibre muscolari dell’utero.

Farmaci, dieta e tisane

L’utilizzo di farmaci antinfiammatori utilizzati per ridurre il dolore mestruale (dismenorrea) aumentano in genere la quantità di sangue persa, interferendo con l’aggregazione delle piastrine.

Non ci sono alimenti particolari che interferiscono con la durata del ciclo, sicuramente una dieta equilibrata e un costante esercizio fisico contribuiscono alla regolarità del ciclo e alla diminuzione del dolore, portando tutto l’organismo in equilibrio.

Tuttavia, si è visto che il succo di lampone (rubus idaeus) assunto in forma di macerato glicerico ha un’azione sull’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio e può essere utilizzato per indurre un ciclo regolare, in farmacia o erboristeria potete chiedere del “macerato glicerinato” o “gemmoderivato”. Questo vale anche per altri preparati fitoterapici che interferiscono con i recettori degli ormoni, come ad esempio la salvia e il trifoglio rosso. Altri invece interferiscono a livello di neurotrasmettitori, come la cimicifuga racemosa.

Questi preparati vengono anche utilizzati per supportare la donna in menopausa quando presenta sintomi da calo di estrogeni.

Omeopatia e medicina orientale

La medicina cinese offre importanti soluzioni per indurre un ciclo regolare. L’agopuntura eseguita settimanalmente o nel periodo prossimo all’arrivo del mestruo aiuta a controllare i sintomi della sindrome premestruale e a mantenere un ciclo regolare. Gli aghi vengono applicati sugli arti inferiori e sulla pancia e riportano la donna in equilibrio facendo circolare l’energia vitale, detta Gi, nei meridiani.

Per quanto riguarda invece l’abbondanza di sangue perso, l’applicazione della moxa (altra tecnica della medicina tradizionale cinese che consiste nel far bruciare un bastoncino di artemisia per scaldare) su un punto del meridiano di milza posto sul piede riduce in genere visibilmente il sanguinamento.

Anche l’omeopatia può agire sui disturbi del ciclo mestruale. Alcune donne trovano beneficio dall’assunzione di globuli o granuli nel controllo del dolore mestruale in particolare, ma anche per far tornare un ciclo regolare.

La costante assunzione di magnesio migliora l’umore e riduce il dolore crampiforme rilassando mente e muscoli nello stesso tempo.

Ci sono molte donne che, nonostante la vasta scelta di preparati a disposizione, vivono comunque il ciclo mestruale come un serio problema.

La pillola anticoncezionale per controllare il ciclo

L’uso di preparati estroprogestinici, come la pillola contraccettiva, permette di avere l’assoluto controllo del ciclo, in termini di durata, quantità e risoluzione del dolore. La stessa sindrome premestruale, quel complesso di sintomi fastidiosi come la tensione al seno, il gonfiore addominale, le alterazioni dell’umore, trae anch’essa beneficio dall’assunzione di questi farmaci.

Le donne che assumono la pillola sanno esattamente quando arriverà il mestruo e che arriverà senza dolore; prolungandone l’assunzione si può anche evitare che la mestruazione arrivi del tutto, per esempio se abbiamo programmato un viaggio di lavoro o di svago. Il flusso da pillola in genere è scarso e lascia respirare pertanto quelle donne che a furia di avere emorragie sono diventate anemiche e stanche.

Prendiamoci sempre cura di noi stesse

Un ciclo irregolare o assente o una perdita troppo abbondante potrebbe anche sottintendere un problema più importante, come la presenza di un fibroma uterino o di una cisti ovarica.

In presenza di un disturbo del ciclo mestruale vale sempre la pena pertanto rivolgersi al proprio ginecologo per capire innanzitutto se quello che ci sta capitando faccia parte della normale fisiologia o possa far sottintendere qualcos’altro e necessiti di accertamenti e di cure più approfonditi.

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